DESPRE JURIZARE, LA UN PROIECT DE ARTĂ PLASTICĂ ÎN ANUL 2018
DOI:
https://doi.org/10.24193/subbhistart.2018.07Keywords:
Jury in the dictatorship, The Committee of Socialist Culture and Education, propaganda, manipulation, remaking of the value scale, Brâncuși.Abstract
Sulla giuria, a un progetto d’arti plastiche nell’anno 2018. Non mi sembra un falso problema, dopo cinquant’anni di sorveglianza e ripresa di quello che esce dal Vaso di Pandora, servendo alla rappresentazione di un programma ideologico, dittatoriale, il problema della scelta di un lavoro d’arte, creato liberamente, senza barriere e con la speranza che porta un messaggio valoroso, quale rimarra per il futuro. Il modo in cui lo facciamo oggi, vuole esprimere anch’esso la separazione da questo passato recente, malefico, sottoposto a una propaganda per un sistema che si è dimostrato utopico, e quale vogliamo, o non vogliamo, ha lasciato tracce profonde. Non basta dire che vogliamo essere differenti, e con questo pensiero tutto si risolve. Nell’arte rispettare il gusto della maggioranza diventa spesso dannoso, esprime l’apprezzamento della mediocrità in nome della quale, la storia ce lo dimostra, si sono sacrificati tante idee che sono sparite, o sono stati obbligati di aspettare decenni o secoli. Ci proponiamo alla giuria di nuove creazioni, e vogliamo dare soddisfazione a una maggioranza mediocre, dominante, o desideriamo un’apertura quale porti verso il futuro, che ci offre qualcosa che noi i molti non possiamo vedere oggi ma aspettiamo di darci gioia domani? Il comunismo non ha permesso nemmeno la propagazione nella grande massa di alcuni successi quali l’intero mondo ha riconosciuto allo spirito uscito dallo spazio romeno (vedi il caso di Constantin Brâncuși. La scultura „La saggezza della terra” non ha avuto ecco a un intero popolo quale, oggi, non ha riuscito di raccogliere nemmeno un euro/rumeno per godere noi e i nostri successori di un opera quale nel mondo occidentale vale decine di milioni di euro). Per non allungarci troppo, desideriamo un nuovo approccio verso il rifacimento della vera scala valorica, dopo più di mezzo secolo in cui le giurie erano supervisionati totalmente dal Comitato di Cultura ed Educazione Socialista - il braccio decisionale del Partito Comunista Romeno, sezione locale oppure nazionale.
Parole chiave: giuria nella dittatura, il Comitato di Cultura ed Educazione Socialista, propaganda, manipolazione, rifacimento della scala valorica, Brâncuși.
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