ÎNTREBĂRI PENTRU UN ARTIST PLASTIC ROMÂN LA CĂDEREA COMUNISMULUI
[pentru a se putea scrie o istorie privind arta în epocă]
DOI:
https://doi.org/10.24193/subbhistart.2017.07Keywords:
The freedom of the artist, propaganda, party activist, Securitate, socialist education, Constantin Brâncuși.Abstract
Domande per un artista plastico rumeno alla caduta del comunismo (per potersi scrivere una storia riguardante l’arte nell’epoca). All’artista, nel comunismo gli fu tolta la libertà di creazione, di aprire nuove vie, verso nuovi orizzonti. Un esercito di attivisti dilettanti oppure opportunisti, fanatici ideologici e agenti della temuta Securitate lo hanno trasformato in uno strumento di propaganda. Utile per le locandine comuniste "mobilitanti" oppure alle scenografie trionfalisti delle sfilate quali dovevano otturare le finestre aperte verso la verità. L’artista fu allontanato dal collezionista, diventato una quantità trascurabile. Il collezionista, il più grande investitore, la riserva per la futura selezione del museo fu sostituito con l’ispettore del Comitato di Cultura ed Educazione Socialista, il sorvegliante quale gli assicurava l’esistenza quotidiana solo se si addatava alla linea desiderata dagli esecutori più o meno abili, degli slogan della lotta di classe. In mancanza dell’educazione artistica nella scuola, nella società, in chiesa, in mass-media, l’ambiente sociale è diventato sempre più insensibile per apprezzare la scala dei valori del passato oppure del presente. Tutte queste hanno impoverito un intero popolo e hanno limitato evidentemente il contributo dell’universo pittorico all’evoluzione culturale dell’intera nazione. Senza punti di riferimento rispettati, del passato, l’arte contemporanea per la maggioranza degli uomini, ha navigato tra i segni lanciati, come una scattola pubblicitaria, ripetutamente sul modello Cântarea României (Il Cantico alla Romania, n.d.tr.). I risultati si vedono oggi e hanno segnato miserabilmente la reazione della maggioranza al testo proposto tramite l’acquisizione attraverso contributo pubblico della pregiata scultura Cumințenia Pământului, (Assenatezza della terra, n.d.tr.) appartenendo al più conosciuto artista contemporaneo Constantin Brâncuși, al quale fu rifiutata la donazione allo stato rumeno del suo studio di Parigi negli anni ’50. La rinascita spirituale del paese non si può fare senza un investimento di lunga durata tramite la scuola e i media come un orientamento prioritario, sostenuto anche dall’attualità politica ancora sofferente dalla maniera totalitaria difusa nell’intervallo della dominazione comunista. Parole chiave: La libertà dell’artista, la propaganda, attivista di partito, Securitate, educazione socialista, Constantin Brâncuși.
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